Management Buy-Out, aspetti fiscali

04.05.2023

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La successione aziendale è un tema delicato per ogni imprenditore che spesso va affrontato per garantire la continuità aziendale. È bene quindi prepararsi per tempo anche perché potrebbe trattarsi di un evento inaspettato.

In Svizzera, infatti il contesto attuale, economico e non, spinge alcuni imprenditori a riorganizzare e/o a cedere la loro azienda.

Il nostro ordinamento fiscale contempla di principio tre tipologie di successione aziendale:

  • all’interno della famiglia,
  • all’interno dell’azienda o
  • vendita dell’azienda a terzi.

In particolare, per quel che riguarda la seconda casistica, cd. Management Buy-Out (MBO), quindi la vendita di azioni di una società detenute nella sostanza privata di una persona fisica al management dell’azienda stessa, verranno toccati alcuni aspetti di fiscalità Cantonale.

Aspetti fiscali di un MBO

In Svizzera, di principio, persone giuridiche (società) e persone fisiche sottostanno ad un prelievo fiscale sui redditi percepiti durante l’anno fiscale.

A tal proposito sono imponibili fiscalmente tutti i proventi da attività dipendente, compresi i proventi accessori, incluse le prestazioni valutabili in denaro risultanti da partecipazioni di collaboratore.

Quindi possono essere elementi imponibili, non solo lo stipendio, ma anche l’acquisto di azioni ed ogni altra prestazione connessa all’attività economica della società. È quindi fondamentale conoscere quali implicazioni fiscali può avere un’operazione di MBO.

Conseguenze fiscali di un MBO ad un prezzo inferiore al valore di mercato?

Spesso accade che in un’operazione di MBO, l’acquisto di azioni da parte del management avvenga ad un prezzo di favore. Questo con lo scopo primario di salvaguardare la continuità aziendale.

In Svizzera la valutazione dei titoli non quotati in borsa avviene secondo le Istruzioni della Conferenza fiscale svizzera (CSI), le quali stabiliscono che “… per i titoli non quotati per i quali non è noto alcun corso, il valore venale si determina in base alle regole di valutazione previste dalle istruzioni stesse. In altri termini, in linea di principio l’imposizione dei titoli non quotati si fonda sul valore intrinseco delle azioni.”

Il valore, di principio, va dunque determinato in continuità aziendale e deve rappresentare la realtà economica dell’azienda. Questo indipendentemente dall’utilizzo o meno dei metodi previsti dalla circolare della CSI che rimane uno strumento facoltativo.

Quali sono e conseguenze fiscali a livello Cantonale per l’azienda del vantaggio valutabile in denaro in caso di assegnazione di azioni da collaboratore?

La differenza di valore tra il valore di assegnazione delle azioni al proprio dipendente e il valore venale delle azioni (calcolato secondo la CSI 28 oppure secondo altra formula) costituisce per il dipendente una componente di salario.

Presso il datore di lavoro di fatto, questa componente di salario rappresenta un costo giustificato commercialmente ai sensi del diritto fiscale.

Conclusioni

Di principio la consegna di azioni da collaboratori ai propri dipendenti rappresenta un costo aziendale deducibile presso il datore di lavoro se rilevato correttamente nella contabilità e nei conti annuali.

Da notare che il datore di lavoro ha inoltre degli obblighi di comunicazione, quali ad esempio l’attestazione nel certificato di salario.

 


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